L’articolo 2120, cod.
civ. prevede che, in ogni caso di cessazione del rapporto, il
prestatore di lavoro ha diritto a un trattamento di fine rapporto (comunemente,
Tfr). Tale trattamento si calcola sommando – per ciascun anno di servizio – una
quota pari (e comunque non superiore) all’importo della retribuzione dovuta per
l’anno stesso divisa per 13,5. La quota è proporzionalmente ridotta per le
frazioni di anno, computandosi come mese intero le frazioni di mese uguali o
superiori a 15 giorni.
Inoltre,
il trattamento di fine rapporto – con esclusione della quota maturata nell’anno
– è incrementato (su base composta) con l’applicazione di un tasso costituito
dall’1,5% in misura fissa e dal 75% dell’aumento dell’indice dei prezzi al
consumo per le famiglie di operai e impiegati, accertato dall’Istat, rispetto
al mese di dicembre dell’anno precedente.
Ne
deriva, pertanto, che la quota annua accantonata al fondo avrà 2 componenti:
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