Si può tranquillamente affermare, senza timore di smentita, che le agenzie viaggi siano tra le attività economiche più attente all’innovazione tecnologica e la fatturazione elettronica è la nuova e più recente opportunità da cogliere.
Dai crs negli anni 70, ai gds negli anni 80, fino all’avvento di internet negli anni 90, le agenzie viaggi si sono da sempre confrontate, volenti o nolenti, con la tecnologia.
L’osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo del Politecnico di Milano comunica che al termine del 2016 il valore degli acquisti per turismo e viaggi in Italia supererà i 52 miliardi di euro, con una crescita del 3% rispetto al 2015.
La crescita è generata in parte dalla componente tradizionale (che registra un incremento dell’1%) e in modo più rilevante da quella più innovativa che passa attraverso i canali digitali (+8%): questa seconda parte raggiungerà, secondo le stime dell’Osservatorio, un valore complessivo di 10,3 miliardi di euro.
Ultimo “baluardo” ancora da superare: la gestione amministrativa e fiscale, e la sua maggiore (e migliore) informatizzazione che passerà, sembra ormai chiaro, da un elemento fondamentale: la fatturazione elettronica.
La Commissione europea ha infatti proposto nel 2010 l’Agenda Digitale Europea che ha, tra i suoi obiettivi principali, la diffusione dei processi di fatturazione elettronica, in quanto rappresenta una delle principali leve per diffondere la cultura digitale nel mondo delle imprese, rendere più efficienti i processi amministrativi e ridurre i costi di gestione: secondo le stime della Commissione Europea il risparmio potenziale per l’Ue ammonterebbe a circa 240 miliardi di euro se entro il 2020 venissero scambiate solo fatture elettroniche.
I benefici sono molteplici ed estremamente interessanti, e quelli che ritengo più importanti ed immediatamente fruibili dalle agenzie viaggi sono sicuramente:
– l’abolizione (almeno parziale) della tenuta della contabilità Iva: i soggetti di dimensioni minori (si ipotizzano le imprese in regime di contabilità semplificata) avranno la possibilità di evitare la contabilizzazione delle fatture e riceveranno dall’Agenzia delle Entrate i dati necessari per le liquidazioni IVA e la dichiarazione IVA annuale;
– la riduzione di due anni dei termini di accertamento;
– l’esonero da alcuni adempimenti fiscali (spesometro trimestrale, modelli Intrastat),
– ma soprattutto, l’agevolazione più importante, anche e soprattutto per le agenzie viaggi che (principalmente quelle che svolgono attività di organizzazione viaggi in outgoing o di intermediazione su outgoing) sono cronicamente a credito di Iva è la possibilità del rimborso prioritario del credito Iva, con sua erogazione entro 3 mesi dall’effettuazione della domanda, rispetto agli attuali tempi spesso biblici ed incerti.
D’altronde per le agenzie viaggi seguire questa via potrebbe avere un impatto non eccessivamente pervasivo e rispetto a tante altre attività economiche (ancora perse dietro gestione manuale e cartacea dei propri documenti) sono sicuramente un passo avanti: il caricare e gestire le pratiche d’agenzia nel proprio gestionale, comporta inevitabilmente l’introduzione di tutti quegli elementi (anagrafica del cliente/fornitore, suoi dati fiscali, ammontare e caratteristica dell’operazione) che vengono richiesti dall’amministrazione fiscale stessa nel file relativo alla fattura elettronica.
Secondo le stime prodotte dall’Osservatorio sulla fatturazione elettronica e dematerializzazione del Politecnico di Milano, il possibile risparmio per le imprese che implementano la fatturazione elettronica oscillerebbe tra i 30 e gli 80 euro per ogni pratica, tenendo conto sia dei risparmi sull’acquisto e della conservazione dei documenti cartacei, sia dei benefici in termini di maggiore efficienza derivante dall’automazione dei processi amministrativi.
Giulio Benedetti – Studio Benedetti Dottori Commercialisti – www.studiobenedetti.eu