La concessione in uso di veicoli aziendali ai collaboratori dell’impresa
(intesi in senso ampio, come dipendenti e/o collaboratori) è fenomeno
assolutamente diffuso nella pratica quotidiana e, per conseguenza, deve essere
attentamente gestito per le numerose ricadute contabili e fiscali che può
determinare.
Al fine di comprendere una distinzione basilare, appare indispensabile
chiarire che l’uso del veicolo può essere:
- per uso
esclusivamente aziendale. Si verifica qualora l’utilizzo del veicolo sia
esclusivamente finalizzato al compimento di missioni aziendali, senza poter
essere utilizzato per finalità private (anche minimali) del soggetto. Pertanto,
il veicolo dovrà essere lasciato in azienda al termine della giornata
lavorativa e non potrà essere utilizzato, ad esempio, per recarsi al domicilio
dell’utilizzatore. Mancando qualsiasi utilità privata, non si produce alcun benefit. - per uso
promiscuo aziendale e privato. Si concede l’uso del mezzo non solo per le
finalità aziendali, bensì anche per quelle private. Ne consegue, ad esempio,
che l’utilizzatore potrà servirsi del mezzo non solo per il tragitto casa –
lavoro, bensì anche per la gita domenicale e per le vacanze estive. Esiste una
parziale utilità privata, determinata in misura convenzionale secondo le
tariffe ACI; - per uso
esclusivamente privato. Il veicolo rappresenta un vero benefit, nel senso che
non serve per lo svolgimento dell’attività lavorativa e, per conseguenza,
sostituisce in toto una parte della retribuzione. Il valore di tale
attribuzione è determinato sulla base del valore normale.
Auto per
utilizzo esclusivamente aziendale
Non ci si deve soffermare in modo particolare su tale casistica, in
quanto va gestita con le usuali regole tributarie.
In definitiva:
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